Vitamina D: ecco i benefici per salute
Vitamina D: tutti i benefici
Esiste una relazione tra lo stato di salute e la vitamina D. Quando essa si trova nel sangue in concentrazioni ottimali è associata a una sostanziale diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie, di fratture ossee e della mortalità.
Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition e condotto dai ricercatori della School of Clinical Medicine, dell’ Univesità di Cambridge (Gran Bretagna), che hanno esaminato la relazione tra i livelli sierici della vitamina D e l’ incidenza di malattie e mortalità negli adulti.
La vitamina del sole
Con il termine vitamina D ci si riferisce a due precursori biologicamente inattivi: D3, noto anche come colecalciferolo, e D2 conosciuto come ergocalciferolo. Sia D3 che D2 vengono trasformati nel fegato e nei reni in 25idrosssivitamina D (25 (OH) D), la forma di stoccaggio della vitamina, e l’ 1,25diidrossivitamina D (1,25 (OH) 2D) la forma attiva. Come è noto, oltre ad assumere la vitamina D dagli alimenti, il corpo umano può produrla grazie a una serie di reazioni che iniziano con l'azione della luce solare sulla pelle. In alcuni paesi dunque, soprattutto durante i mesi invernali, la carenza di vitamina D è molto frequente, in questo caso gli integratori alimentari e gli alimenti fortificati possono aiutare ad aumentarne l’ assunzione.
In quantità ottimali riduce il rischio di patologie
I ricercatori, guidati da Kaytee Khaw, hanno raccolto, tra il 1997 e il 2000, i dati sulle concentrazioni sieriche di vitamina D in 14.641 uomini e donne, di età compresa tra i 42 e gli 82 anni, abitanti del Norfolk, Regno Unito. I partecipanti, che sono stati seguiti fino al 2012, sono stati suddivisi in 5 gruppi in base alle concentrazioni sieriche di 25 (OH) D. Tenendo conto delle variabili quali l'età, il sesso, il fumo e l’ attività fisica, i risultati hanno mostrato che per ogni aumento di 20nmol/L della concentrazione di 25 (OH) D, il rischio di malattie cardiovascolari era diminuito del 4 %, quello di malattie respiratorie del 11 %, di fratture del 11 % e di mortalità dell'8 %. In particolare i tassi di mortalità più alti sono stati osservati in individui con concentrazioni inferiori ai 30 nmol/L, mentre quelli più bassi sono stati riscontrati in soggetti con concentrazioni superiori ai 90 nmol / L . Tuttavia, a differenza di altri studi, nessuna associazione è stata trovata tra i livelli della vitamina D e il rischio di cancro.
Integrazione con la vitamina D per ridurre la carenza
I risultati dello studio hanno dimostrano che esiste una riduzione significativa del rischio di malattie respiratorie, fratture ossee e malattie cardiovascolari in soggetti con un livello elevato di vitamina D. Anche il rischio di mortalità appariva più basso in adulti con concentrazioni maggiori ai 90 nmol / L , e non vi era alcuna evidenza di un aumento della mortalità per soggetti appartenenti al gruppo con concentrazioni maggiori, suggerendo che un moderato aumento delle concentrazioni può avere un potenziale benefico per la salute senza effetti dannosi.
Fonte: KT. Khaw, R. Luben, N. Wareham. “Serum 25hydroxyvitamin D, mortality, and incident cardiovascular disease, respiratory disease, cancers, and fractures: a 13y prospective population study”American Journal of Clinical Nutrition. Published online ahead of print, doi: 10.3945/ ajcn.114.086413