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Tumore al seno: gli omega 3 potrebbero ridurne il rischio del 33%

Cancro al seno: 33% in meno di rischio con gli integratori omega 3

Gli omega-3 EPA e DHA, se assunti per tutta la vita riducono del 33% il rischio di sviluppare tumore al seno nei topi e migliorano le probabilità di diagnosi precoce. A dirlo è una ricerca pubblicata sul Journal of Nutritional Biochemistry e condotta da un team di ricercatori del Dipartimento di Scienze Umane e Nutrizionali dell’Università di Guelph (Ontario) in Canada.


Conoscere il cancro al seno

In Italia si registrano ogni anno 40 mila nuovi casi di tumore al seno: si tratta infatti del tumore femminile più diffuso, che colpisce 1 donna su 8. Adottare uno stile di vita sano e sottoporsi a controlli ripetuti nel tempo (come la mammografia e l'ecografia) riduce il rischio di ammalarsi.



Una scoperta sorprendente

I ricercatori, guidati dal Professor David Ma, hanno usato un modello animale (per motivi etici questi esperimenti non si conducono sull'uomo) e hanno scoperto in modo del tutto inatteso una incidenza del 33% minore del tumore al seno grazie all'azione degli omega-3 EPA e DHA. I ricercatori hanno incrociato una varietà di topi modificati geneticamente per sintetizzare omega-3 EPA e DHA con una varietà di topi modificati geneticamente per sviluppare tumori al seno. I ricercatori hanno seguito la loro prole per la l'intera durata della vita e misurarono l'incidenza del tumore al seno, la relativa dimensione e la percentuale di omega 3 EPA e DHA nelle ghiandole mammarie e nei tumori. 


Ad un altro gruppo di topi della varietà propensa a sviluppare tumori è stata somministrata una dieta con l'aggiunta di omega 3 EPA e DHA e sono stati seguiti nello stesso modo durante la loro vita. I topi che sintetizzavano omega 3 hanno avuto un terzo di tumori in meno e con una dimensione più piccola rispetto ai topi che non erano in grado di sintetizzare omega 3. Le loro ghiandole tumorali contenevano più omega 3 e meno omega 6 degli altri topi. Simili risultati sono stati osservati anche con i topi con la dieta arricchita di omega 3. Il cancro al seno, inoltre, risultava più piccolo del 30% rispetto a quello sviluppato dai topi non in grado di produrre Omega-3.



Prevenire è meglio che curare

Una dimensione minore dei tumori riveste particolare importanza perché si traduce in maggior tempo a disposizione per diagnosticarli. La precocità della diagnosi può fare la differenza fra un tumore curabile e non. I ricercatori hanno sottolineato che è la prima volta che si dimostra che una esposizione agli omega 3 per tutta la vita, attraverso la dieta, riduce in modo notevole il rischio di tumore al seno e può permettere di salvare molte vite attraverso la prevenzione. 


Fonte: Ma DW. et al. Mammary tumor development is directly inhibited by lifelong n-3 polyunsaturated fatty acids. J Nutr Biochem. 2013 Jan;24(1):388-95. doi: 10.1016/j.jnutbio.2012.08.002. Epub 2012 Sep 29.