Il riso rosso fermentato aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare nei pazienti già colpiti da infarto
Riso rosso: riduce il rischio di problemi al cuore in pazienti già colpiti da infarto
La monacolina K, un componente del riso rosso fermentato, agisce in maniera benefica sul sistema cardiocircolatorio dei pazienti che hanno avuto un infarto. In particolare, un trattamento a lungo termine con questo composto sembra in grado di abbassare il colesterolo e i trigliceridi e ridurre il rischio di recidive e mortalità.
È il risultato di uno studio condotto, nel 2008, sulla popolazione cinese, grazie alla collaborazione dei ricercatori dell’ Università di Pechino (Cina) e di Filadelfia (USA), e pubblicato sulla rivista The American Journal of Cardiology.
La Monacolina K: un componente del riso rosso fermentato
Il riso rosso fermentato è ottenuto dalla fermentazione del comune riso da cucina grazie a un particolare lievito, chiamato Monascus purpureus o lievito rosso. Gli estratti del riso rosso fermentato sono stati ampiamente utilizzati per la terapia dei pazienti con disturbi circolatori in Cina, per secoli. Il riso rosso fermentato contiene infatti numerose sostanze chiamate monacoline. Tra queste, la monacolina K è quella più conosciuta e studiata e, come indicato da studi clinici, è in grado di regolare la concentrazione del colesterolo. Come approvato dalla Commissione Europea, l’assunzione giornaliera di 10 mg di monacolina K contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue. L' apporto di questo estratto può avvenire anche tramite gli integratori, come Cardiol e Cardiol forte ; entrambi contengono monacolina K, oltre che CoQ10, vitamine, acidi grassi Omega 3 e polifenoli.
Il gruppo che aveva assunto la monacolina K mostrava un minor rischio di eventi cardiovascolari
Lo studio ha coinvolto quasi 5.000 pazienti cinesi, con livelli medi di colesterolo, a cui erano stati assegnati in modo casuale un placebo o un integratorecontenente 5-6 mg di monacolina K e altri ingredienti naturali (steroli vegetali e isoflavoni), due volte al giorno, tutti i giorni per 4,5 anni. L’analisi dei risultati ha dimostrato che le frequenze di infarto cardiaco (non fatale) e la morte da malattia coronarica erano del 10,4% nel gruppo placebo e di 5,7% nel gruppo trattato con l’estratto di riso fermentato, con diminuzioni di 4,7% e 45%, rispettivamente. Il trattamento con monacolina K aveva anche diminuito in modo significativo gli eventi cardiovascolari e la mortalità totale del 30% e del 33%. Inoltre, i risultati hanno evidenziato che nei pazienti che avevano assunto l’estratto di riso si erano ridotte significativamente le concentrazioni delle LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, del colesterolo totale e dei trigliceridi, durante tutta la durata dello studio. Gli stessi pazienti avevano inoltre dimostrato un aumento del colesterolo buono HDL.
Risultati migliori di quelli ottenuti con le statine
Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, questi risultati dimostrano che la terapia a lungo termine con monacolina K è in grado di diminuire in modo significativo il verificarsi di nuovi eventi cardiovascolari e decessi. I risultati sembrano superare quelli riportati con le statine, un gruppo di farmaci molto diffusi per il controllo del colesterolo, alle quali però sono spesso associati effetti collaterali dannosi. La forza di questo studio, sempre secondo gli autori, è proprio quella di aver evidenziato le proprietà benefiche sulla popolazione asiatica di un prodotto sicuro e ben tollerato.
Fonte: Zongliang Lu, Wenrong Kou, Baomin Du, Yangfeng Wu, Shuiping Zhao, Osvaldo A. Brusco, John M. Morgan, David M. Capuzzi, Chinese Coronary Secondary Prevention Study Group, Li S. “Effect of Xuezhikang, an Extract From Red Yeast Chinese Rice, on Coronary Events in a Chinese Population With Previous Myocardial Infarction” Am J Cardiol 2008; 101:1689 -1693